CONCERTI ROCK E FOTOREPORTER: UN DIFFICILE CONNUBIO
Gli artisti - oculati amministratori della propria immagine - cercano, da sempre, di
rendere un poco più difficile a tutti lo scattare fotografie durante gli spettacoli.
Avrete certamente letto cartelli tipo: “Vietato l'ingresso con macchine fotografiche o
registratori....“
Se pensate di subire un sopruso quando non vi riesce di scattare le vostre
innocenti fotografie, pensate un attimo a quel che deve subire un fotografo
professionista.
Gli organizzatori dei concerti si prendono pensiero di ogni minima cosa, fuorché di noi
fotografi. Almeno così sembra.
Siamo infatti costretti, quasi sempre, a lottare contro la mancanza di facilitazioni e a dover
affrontare la loro più completa indifferenza.
Alcuni personaggi dello “star system“ addirittura ci accettano mal volentieri,
convinti di godere ormai d'una così granitica popolaritá da non avere alcun bisogno di
comparire di tanto in tanto sui giornali (!)
Altri concedono il “pass“ per scattare qualche foto: purché ció avvenga in un arco di tempo
variabile da una a tre canzoni (in apertura di concerto) e purché le immagini siano destinate a
determinati quotidiani, riviste o agenzie.
Per non parlare poi degli uomini del servizio d'ordine (STAFF): maschere o veri e propri
buttafuori; componenti di un piccolo esercito distribuito su un corridoio di sicurezza tra palco
e transenne. Se non conosciamo alla perfezione questi personaggi che lavorano dietro e
davanti al palcoscenico (e se loro non conoscono bene noi), quando pure non veniamo sbattuti
fuori, ci sará resa la vita difficile al punto di impedirci di lavorare come si deve....
“Il più fortunato di noi“ puó anche essere oggetto di un (poco gradito) segno di
attenzione da parte del protagonista dello spettacolo: ma è un tipo di attenzione
che francamente sconcerta. Alcuni di loro (preferisco non fare nomi) sono
maestri dell'occhio truce, di quella guardata che dice: “...dai, prova a scattare
un'altra foto prima di sbatterti fuori“.
Forse mi sono dilungato troppo nello spiegarvi i problemi a cui puó andare incontro un
reporter che stringe tra le mani una fotocamera.
Questo puó servire, lo spero, a far comprendere meglio quanto difficile possa essere fissare
sulla scheda di memoria, o sulla pellicola, quell'attimo che meglio di ogni altro puó fare
rivivere l'atmosfera, il dramma, l'umore, la tensione di una esibizione musicale.
Nelle mie foto, forse, troverete qualcuno di quegli attimi. Dateci un'occhiata....