Breve articolo per il periodico di Decimomannu Vulcano
(pubblicato sul n.63, settembre-ottobre 2009)
FORMULA 3: IL VENTO SONORO DEL PASSATO
di Tonino Uscidda
Un migliaio o poco meno “i nostalgici”, e non solo, che hanno assistito all’esibizione
“gratuita” e onesta dell’unica pop band ad aver accompagnato il grande Lucio Battisti: i
Formula 3. Un gruppo rimasto negli annali della musica italiana anche per una manciata
di buoni dischi pubblicati in proprio all’inizio degli anni ’70; musiche e canzoni ancora
oggi molto considerate anche dagli amanti del progressive in salsa mediterranea. I tre
musicisti diedero, in linea con le tendenze della musica progressive inglese dell’epoca,
anche libero sfogo a un rock che allargava le maglie della classica canzone da tre minuti:
ne sono un esempio emblematico gli album Sognando e risognando (1972) e La grande
casa (1973).
Un complesso, i Formula 3, formatosi nel 1969 dall’unione del talentuoso chitarrista
Alberto Radius, proveniente dai “Quelli” (beat band dalla quale nascerà in seguito la PFM),
con il tastierista Gabriele Lorenzi, già nei “Camaleonti”, e l’allora giovanissimo batterista
Tony Cicco.
Snocciolati nel corso della serata musicale tutti i maggiori successi in 45 giri del
gruppo: da Questo folle sentimento (1969) a Io ritorno solo (1970), Sole giallo sole nero
(1970), Eppur mi son scordato di te (1971) a tante altre ancora tra cui La folle corsa,
quest’ultima portata al Festival di Sanremo 1971 in abbinamento a Little Tony.
Proprio un bel concerto questo di Alberto, Gabriele e Tony: un trio (ricostituitosi nel
1990) che sulla scena prova ancora, con maestria e passione, a dominare il tempo.
Quel tempo che rimanda a un passato di emozioni ancora presenti. Di questi tempi non è
poco.
Il chitarrista leader Alberto Radius
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La band in concerto
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(Foto di Tonino Uscidda / Fotogramma)
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