Articolo per il quotidiano La Nuova Sardegna
(pubblicato giovedì 26 Aprile 2012)

LA BANDIERA SEMPRE LERCIA SULLA FACCIATA DELL’EX PRETURA

Giudice di Pace e Comune “dimenticano” di rimuovere e sostituire un
vessillo tricolore lercio dalla facciata dell’ex Pretura

di Tonino Uscidda


   DECIMOMANNU.

La sveglia del buon senso civico non ha suonato a Decimo neanche nel giorno del
25 Aprile, Festa della Liberazione. Anniversario “adombrato” dalla mancata
sostituzione di una lercia bandiera nazionale esposta da lungo tempo sulla facciata
(sempre più fatiscente) dell’ex Pretura, oggi sede degli uffici del Giudice di Pace. Una
storia di “ordinaria superficialità” che si ripete da tempo: le ultime bandiere nuove (allora
era in pessimo stato anche quella europea) erano state issate da un dipendente comunale
meno di tre anni fa. Sorprende che “non si sappia” che l’esposizione del tricolore è
regolato da precise disposizioni di legge che, evidentemente, qualcuno continua ad
ignorare. «A chi spetta controllare?» chiede, attonito, un passante. «Vergogna, questa
bandiera sembra lo specchio dei tempi bui che attraversa il Paese..
», mugugna un altro.
A questo punto è auspicabile che chi ha il dovere di provvedere provveda. Esporre una
nuova bandiera (si sa che il costo è contenuto) all’ingresso dell’ufficio giudiziario è un
obbligo di legge. E altrettanto doveroso è rimuovere quella indecorosamente presente.




P.S.: L’articolo 9 del DPR 121 del 2000 al punto (d), riguardante gli uffici giudiziari, recita così:
«Ogni Ente
designa i responsabili alla verifica della esposizione corretta delle bandiere all’esterno e
all’interno.
Le bandiere devono essere in buono stato di conservazione, correttamente dispiegate». Il
successivo
articolo 10 (2° comma) detta ai Prefetti di: «Vigilare sull’adempimento delle disposizioni sulla
esposizione
delle bandiere».





(Foto di Tonino Uscidda)

 


 

 




 
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