Articolo per il mensile Ruotoclassiche
(pubblicato sul n.212, agosto 2006)
“Freccette” Tricolori
la pattuglia delle “500”
“ Particolari e curiose soluzioni estetiche e meccaniche contraddistinguono
la piccola, mitica, Fiat ‘500’ di innumerevoli e fantasiosi appassionati”
di Tonino Uscidda
Decimomannu, Luglio
Verde, bianca e rossa come le Frecce Tricolori dell’Aeronautica Militare: questa la livrea di tre Fiat “500” appartenenti ad altrettanti irriducibili appassionati di Decimomannu, paese (7.000 ab.) in provincia di Cagliari.
Ignazio Melis, Matteo Dessì e Natalino Scalas - amici di vecchia data – esprimono così, a modo loro, la gioia di essere italiani, anche se loro pattuglia, invece che da potenti Aermacchi “MB 339”, è composta da tre Fiat “500”.
Le vetture si differenziano per l’esasperato allestimento interno, fatto di sedili avvolgenti, volanti dalla corona in pelle o legno, sofisticati cruscotti e pannelli in materiale fonoassorbente. All’esterno si notano i segni evidenti di un tentativo di “abarthizzazione”, con staffe per tenere aperto il cofano motore, vistosi “scorpioni”, esagerati specchietti retrovisori su entrambi i lati e larghi pneumatici montati su cerchi speciali.
I nostri amici hanno voluto fotografare le loro “Freccette Tricolori” accanto al monumentale “F-104” posto all’ingresso della base Nato: un modo per manifestare simpatia ai piloti delle vere Frecce Tricolori.
“Avevo appena 17 anni quando acquistai da una insegnante la mia prima 500 – ci spiega il quarantenne operatore edile Ignazio Melis nonché decano dei collezionisti decimesi – ancora oggi ne apprezzo la praticità unita, specie sulla mia, (ribassata nell’assetto) ad una buona stabilità di marcia”. Sono tanti a Decimo i possessori del piccolo mito Fiat? “Siamo 35 i drivers!, mia figlia compresa, e tutti iscritti al “Club 4 Mori” (800 affiliati) che ha sede a Cagliari”.
“Le nostre ‘500’ non le cambieremo neppure per una Ferrari nuova di zecca… - assicura Matteo Dessì - queste auto sono uniche, fanno squadra e, soprattutto, ci sono costate un sacco di lavoro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il parere di Natalino Scalas, proprietario della rossa immatricolata nel lontano1970: “La mia passione per la ‘500’ ha avuto inizio in giovane età. Oggi partecipo attivamente con mia moglie alle molteplici manifestazioni regionali ben organizzate dal Club 4 Mori. Momenti unici – tiene a precisare – che cementano in tutti noi sinceri vincoli di amicizia e solidarietà”.
Avere manualità. Ignazio Melis, Matteo Dessi e Natalino Scalas (da sinistra a destra, in officina)
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in sosta davanti al Guardian Gate della base di Decimo
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L' eleborato e superdotato abitacolo della rossa di Scalas
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Le 500 eleborate in casa fanno bella mostra sotto l' F-104
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(Fotoservizio Tonino Uscidda / Ruoteclassiche)
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